Rigeneriamo le reti di mobilità

Le reti della mobilità costituiscono una leva decisiva attraverso la quale agire sulla qualità della vita a livello urbano e territoriale. Spostarsi è un bisogno fondamentale, ma il modo con cui ci si muove non è neutrale: coinvolge molti valori.
La politica regionale pugliese, da tempo, promuove la mobilità orientata ai valori della tutela ambientale, dei beni comuni e della sicurezza. In particolare ha orientato la programmazione e pianificazione verso il riassetto e il rilancio del sistema ferroviario locale, ritenuto “elemento ordinatore della rete di trasporto pubblico” regionale.
La rete ferroviaria regionale, molto estesa e capillare, è costituita infatti da 1.507 km di ferrovie, di cui 826 km gestiti da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e 681 da 5 aziende ferroviarie locali: Ferrovie del Nord Barese – Ferrotranviaria (FBN), Ferrovie Appulo Lucane (FAL), Ferrovie del Gargano (FDG) e Ferrovie del Sud Est (FSE). La copertura territoriale della rete ferroviaria, è quindi elevata: dei 258 Comuni pugliesi, 149 sono serviti da una linea ferroviaria, e circa 800 mila abitanti di questi comuni risiedono a meno di 500 metri da una stazione.
La politica comunitaria a livello regionale sostiene una strategia di adeguamento e potenziamento delle ferrovie locali migliorando la fruibilità dei mezzi pubblici e favorendo l’intermodalità dei mezzi di trasporto e gli spostamenti con vettori a minore impatto ambientale.
La Puglia sta quindi compiendo un considerevole investimento sul trasporto ferroviario per la mobilità delle persone e delle merci con l’obiettivo di “ricucire” le reti regionali e consentire ai cittadini di raggiungere agevolmente tutte le città capoluogo e le stazioni minori.
Si ritiene inoltre importante integrare le politiche dei trasporti con quelle degli altri settori della vita regionale (territorio, ambiente, solidarietà sociale, sanità, formazione, Mediterraneo, cittadinanza attiva, agricoltura, ecc.). Nello specifico alcuni progetti infrastrutturali come gli interramenti di stazioni ferroviarie in ambito urbano, il ribaltamento dei fronti di stazioni, la realizzazione di ciclovie a scala urbana e territoriale, si connotano come interventi di integrazione tra mobilità e trasformazioni urbane e territoriali e contribuiscono ad elevare sia la salvaguardia della salute pubblica che il rafforzamento dell’inclusione sociale.