Rigeneriamo le periferie

Molti dei quartieri periferici realizzati nel secondo ’900 per dare risposta a consistenti bisogni abitativi, appaiono oggi come quartieri dormitorio, agglomerati di case caratterizzati da gravi problemi di marginalizzazione sociale e di degrado urbanistico ed edilizio, spesso carenti anche dei più essenziali servizi (spazi verdi, parcheggi, raccolta delle acque nere e bianche, impianti di illuminazione pubblica).
I progetti di rigenerazione delle periferie, promossi e finanziati dalla regione Puglia, prevedono la realizzazione di infrastrutture e servizi di primaria importanza per il miglioramento della qualità della vita di chi abita queste periferie ,quali strade, parcheggi, reti per i pubblici servizi, ma anche spazi verdi attrezzati per il gioco, per la sosta e per l’incontro, piste ciclabili, centri polivalenti, laboratori urbani, riqualificazione di scuole; tutti interventi finalizzati al miglioramento dell’ambiente costruito e alla riorganizzazione degli spazi pubblici, all’aumento della accessibilità e della fruibilità dei luoghi, alla riduzione dei fenomeni di isolamento dei quartieri periferici.
Per far fronte anche al grave disagio abitativo che caratterizza questi quartieri, il Piano casa regionale ha inoltre finanziato interventi di realizzazione e riqualificazione degli alloggi di edilizia sovvenzionata pubblica di proprietà degli Istituti Autonomi per le Case Popolari, ponendo particolare attenzione al miglioramento dell’efficienza energetica delle residenze.
Nell’elaborazione e attuazione dei progetti di rigenerazione delle periferie in molti casi sono coinvolti non solo gli attori tradizionalmente attivi in simili iniziative, ossia i Comuni, gli IACP e altri enti pubblici, i professionisti e le imprese, ma anche associazioni, cooperative, organizzazioni sindacali e, soprattutto, gruppi e individui che vivono e operano nei quartieri. Nella redazione delle proposte, pertanto, alla competenza dei tecnici è stata affiancata la partecipazione della cittadinanza diffusa depositaria di energie, potenzialità e competenze oltre che di conoscenza dei problemi reali e quotidiani, da cui non si può prescindere per produrre politiche rispondenti ai bisogni reali.